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Forum MeteoGussago: età forum 5727 giorni - 388 argomenti - 3225 messaggi - 74 utenti - ultimo utente iscritto https://meteogussago.forumattivo.com/u77

    Il sole dorme

    Nicola
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    Il sole dorme Empty Il sole dorme

    Messaggio Da Nicola Sab Dic 13, 2008 3:15 pm

    Siamo alla fine di anno da annotare tra quelli meno attivi per quanto riguarda l'attività solare.

    Navigando, ho trovato questo articolo sui cicli solari e sulle possibili tendende del nostro clima nei prossimi anni

    Speriamo continui così.. Il sole dorme 93186

    Il sole dorme 19199a
    www.swpc.noaa.gov: Il grafico che mostra la variazione delle macchie solari tra il 1600 ed i giorni nostri.


    Marco Rossi:
    12-12-2008 ore 08:34

    Oramai
    la grande maggioranza di coloro i quali si interessano a meteorologia e
    climatologi conosce i due minimi principali a cui è stata sottoposta
    l'attività solare negli ultimi Secoli.
    Il minimo detto di
    "Spoerer" interessò il Sole attorno al Quattrocento - che si conosce
    grazie ai dati indiretti, in particolare dalla concentrazione del
    Carbonio 14 negli anelli delle piante, in quanto le osservazioni solari
    dirette iniziarono solo nei primi del Seicento - e regalò un'ottantina
    di anni di Inverni molto rigidi sul nostro Continente.
    L'altro
    grande minimo, quello di "Maunder", interessò l'intero XVII Secolo, un
    periodo caratterizzato da clima insolitamente rigido un po' in tutto il
    Mondo, culmine della cosiddetta "Piccola Età Glaciale".
    Pochi
    sanno che è esistito un minimo solare secondario, a cavallo tra il
    XVIII ed il XIX Secolo, chiamato, appunto, Minimo di Dalton, e che ha
    attraversato alcuni dei decenni più rigidi della Piccola Età Glaciale.
    Osservando
    la curva che mostra il numero di macchie solari dall'inizio delle
    osservazioni fino ad oggi, notiamo la piattezza della curva nel
    Seicento, una risalita graduale nel corso del '700, interrotta proprio
    da una fase di attività solare molto bassa nel periodo compreso tra il
    1790 ed il 1830.
    Successivamente, l'attività solare
    riprende, e, dopo una temporanea diminuzione tra la fine dell'800 ed i
    primi del Novecento, ecco che nel XX Secolo arrivò il massimo numero di
    macchie solari di tutto il periodo di studio.
    Molto si è discusso sulle possibili conseguenze climatiche di un abbassamento dell'attività solare.
    Da
    una rapida osservazione, notiamo che il XX Secolo è stato
    particolarmente caldo, e caratterizzato da un costante aumento della
    temperatura media terrestre, mentre il periodo tra la fine
    dell'Ottocento ed il primo ventennio del Novecento, fu caratterizzato
    da un clima assai più rigido.
    Il clima non dipende,
    ovviamente, solo dall'attività solare, ma anche da fenomeni quali i
    cicli di 30-50 anni che caratterizzano l'andamento delle temperature
    oceaniche, oppure dalle eruzioni vulcaniche, o dall'inquinamento
    atmosferico (in particolare dalla produzione di CO2 da parte dell'uomo
    che potrebbe riscaldare le temperature globali), e molto altro.
    Tuttavia,
    il minimo di Dalton può essere bene correlato con la presenza di un
    cinquantennio tra i più rigidi della Piccola Età Glaciale, e che ha
    presentato due massimi di espansione dei Ghiacciai Alpini (attorno al
    1820 ed al 1850), che sono stati i più estesi, in molti casi, di tutta
    l'Età moderna.
    In questo cinquantennio, inoltre, abbiamo
    avuto l'Inverno più rigido (il 1829-30), ed anche l'Estate più fresca
    (1816), da quando vengono effettuate misurazioni termiche regolari in
    Europa.
    D'altro canto, è stata misurata la concentrazione
    dell'isotopo radioattivo Berillio -10 nel ghiaccio della Groenlandia e
    dell'Antartide.
    Quando il Sole attraversa una fase di massimo, esso
    respinge i raggi cosmici galattici, che sono i responsabili della
    produzione di questo isotopo del Berillio.
    I dati dicono che
    l'attività solare non è mai stata così elevata, nell'ultimo Millennio,
    come negli ultimi 60 anni, il che sarebbe compatibile con il sensibile
    incremento delle temperature terrestri misurato negli ultimi decenni.
    In
    questo momento, stiamo attraversando una fase si minimo solare molto
    lunga, la più lunga almeno dal 1954, con scarsi segni di ripresa verso
    il massimo previsto per il 2012, che, a questo punto, potrebbe anche
    slittare in avanti di alcuni anni.
    Alcuni studiosi stanno
    supponendo la probabilità che si possa verificare una nuova fase solare
    simile al ciclo del minimo di Dalton, con un probabile calo delle
    temperature globali.
    Esse potrebbero calare fino a provocare l'arrivo di una nuova "Piccola Età Glaciale" nei prossimi decenni.
    Come
    detto, non c'è solamente il Sole ad influenzare le temperature
    terrestri, in particolare esistono i gas serra emessi dall'attività
    umana, ed inoltre siamo in un periodo di scarsa attività vulcanica, con
    assenza di nubi solforose immesse oltre la Tropopausa ed in grado di
    riflettere significativamente la radiazione solare.
    Anche
    supponendo un'influenza solare diretta sulle variazioni climatiche,
    dobbiamo ricordare che alla fine del Settecento partivamo da condizioni
    iniziali di temperature globali ben più fredde di adesso, per cui
    occorrerebbero diversi cicli solari di minima attività per tornare alle
    gelide condizioni del primo cinquantennio ottocentesco.
    Non
    resta che aspettare, dunque, per verificare l'effettiva e supposta
    influenza dell'attività solare sul clima terrestre: i dati diretti
    potranno o meno comprovare questa teoria nei prossimi anni.
    - Meteogiornale -


    Ultima modifica di MeteoGussago il Sab Dic 13, 2008 3:49 pm - modificato 1 volta.
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    Il sole dorme Empty Re: Il sole dorme

    Messaggio Da Nicola Sab Dic 13, 2008 3:44 pm

    Qui la classifica dei giorni senza attività solare:

    Il sole dorme SenzaMacchie
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    Il sole dorme Empty Re: Il sole dorme

    Messaggio Da Nicola Ven Feb 20, 2009 3:57 pm

    Ho trovato questi interessanti grafici in merito alla recente attività solare:

    Il sole dorme Attivs10

    Da confrontare con le temperature del pianeta:

    Il sole dorme Temp_a10

    Sembra che l'attività solare influisca notevolmente il clima del pianeta, e gli oceani cominciano a rispondere:


    17 Febbraio 2009, ore 12.16
    Gli oceani rispondono al sole che dorme: raffreddandosi

    Il sole dorme Tmpimage

    Pacifico e Atlantico. Due fette importanti delle nostre vicissitudini climatiche, uniti da una complessiva tendenza al raffreddamento, come testimoniato da vari indici, come Nina, PDO e ora anche l'AMO.
    Clicca l'immagine per rimpicciolirla

    La distribuzione delle SST, le temperature superficiali degli oceani, sta cambiano assetto. Il trend imboccato, qualora proseguisse la strada intrapresa, potrebbe generare modifiche all'impianto circolatorio generale dell'atmosfera, riportando gradualmente le pedine quali erano nel periodo ante global warming.
    Non accade solo per il Sole, le cui previsioni dell'attività maculare sono state ripetutamente smentite da una fase di stanca che ancora la maggior parte degli scienziati non si sa spiegare. Ora sta accadendo anche in casa nostra e precisamente per le SST, ossia le temperature superficiali dei nostri oceani.

    E se per quanto riguarda il Sole, gli abbagli predittivi presi sono assolutamente comprensibili, dato il livello ancora piuttosto pionieristico dei relativi studi, le inesattezze relative alle temperature oceaniche previste stanno suscitando maggior stupore.

    Primo fra tutti: il ciclo dell'ENSO, poderosa oscillazione delle temperature superficali del Pacifico equatoriale che segue la danza complessa delle onde oceaniche note agli addetti ai lavori come onde oceaniche di Rossby e di Kelvin.

    Ebbene, la Nina avrebbe dovuto presto salutarci e il bambinello cattivo del Pacifico avrebbe dovuto entrare in gioco al suo posto. Ma così non è stato. Perfino le proiezioni che avevano previsto l'interazione tra le temperature dell'oceano Indiano occidentale, leggermente sopra la media, e la imminente fase di Nino non hanno avuto seguito, anzi.

    La Nina ora è prevista accelerare. Un'altra botta di acqua fredda in risalita dalle profondità pacifiche orientali, un altro segno che il grande oceano non ha più calore in eccesso da rilasciare in atmosfera. Anche i settori settentrionali manifestano la medesima tendenza, con la relativa oscillazione, nota come PDO (Oscillazione Multidecennale del Pacifico) anch'essa in terreno negativo.

    Insomma a quanto pare la piscina tiepida che insiste sui bordi occidentali dell'oceano Indiano sarebbe sostenuta solo ed esclusivamente dagli Alisei prodotti proprio in virtù della Nina stessa. Questi venti raschiano il pelo dell'acqua da est verso ovest addossando contro il comparto africano le ultime calure del recente passato e con esse anche le piogge, proprio quelle che determineranno a breve l'inevitabile rispettivo raffreddamento anche di quel settore, con il rilascio del cosiddetto "temoclino", quindi di un nuovo assetto termico anche di questo oceano.

    Ma ora c'è di più. Anche l'Atlantico sta rispondendo con un lieve raffreddamento. L'onda tiepida che risale il nostro oceano dalle latutudini tropicali con impulsi a frequenza ventennale (rappresentato dall'indice AMO, oscillazione multidecennale delle temperature atlantiche), sta dando segnali di stanchezza. Per la prima volta dopo il breve break del luglio 2002, l'indice è passato in segno negativo, anche se in realtà il suo andamento risulta al momento pressochè neutro dunque di per sè scarsamente significativo.

    In verità però, secondo gli studi più accreditati in materia, l'AMO avrebbe imboccato la via del declino con un congruo anticipo rispetto alle aspettative. La conseguenza potrebbe ripercuotersi sulle nostre vicende meteorologiche e, giocando di concerto con gli altri indici appena elencati, agevolare una svolta non indifferente nell'ambito della circolazione generale dell'atmosfera, in primis l'abbassamento delle correnti perturbate che viaggano in seno alle correnti occidentali e l'ingresso più franco delle perturbazioni atlantiche sull'Italia.

    Per ora sono solo segnali, ma qualsiasi viaggio nasce sempre da un primo piccolo passo. E forse il Sole ci sta mettendo il suo "piccolo-grande" zampino. Staremo a vedere.
    Nicola
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    Il sole dorme Empty Re: Il sole dorme

    Messaggio Da Nicola Lun Feb 23, 2009 9:02 pm

    Tg4 di stasera: inverno storico come quello dell'85 per colpa dell'attività solare inesistente ahahahah

    Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937Il sole dorme 30937
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    Messaggio Da Nicola Ven Apr 17, 2009 1:38 pm

    La nostra stella continua a dormire sonni tranquilli! Il minimo perdura ormai da diversi mesi, l'attività solare nello specifico è completamente ferma da 40 giorni.

    Il grafico rappresenta invece l'ultimo mese.. very low :shock:

    Il sole dorme Solplo10

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